Una delle nostre priorità è rispondere alle esigenze di anziani, diversamente abili, e più in generale, di tutti coloro che non sono autosufficienti.

Una casa smart permette anche a chi ha difficoltà motorie di avere la completa gestione e supervisione dei propri spazi, senza dover dipendere da altre persone, tramite l'utilizzo di un sistema con funzioni automatizzate e coordinate tra loro. "La domotica", oggi, è una grande opportunità per agevolare la nostra vita quotidiana ed in particolare nel caso della disabilità, perché in grado di incrementare significativamente il livello di sicurezza nell’ambiente domestico, attraverso funzioni che possono essere controllate anche tramite smartphone o smart speaker, rendendo possibili quelle azioni che, in alcuni casi, richiederebbero la presenza di un aiutante.

Le abitazioni dotate di queste tecnologie possono consentire "una vita" anche al proprio domicilio a persone che fino ad oggi erano destinate al mondo delle residenze assistite ed ove questo obiettivo non sia raggiungibile, possiamo comunque realizzare un nuovo tipo di strutture assistite in cui sperimentare in piena sicurezza il più alto livello di autonomia possibile.

Questo obiettivo costituisce il passo successivo all’abbattimento delle barriere architettoniche: infatti, se con l’abbattimento delle barriere si può consentire a chiunque l’accesso ad ogni zona di un edificio, con la domotica è possibile consentire a tutti anche la fruizione in modo indipendente e sicuro dell’ambiente in cui vive.

Quali sono le reali possibilità offerte da un uso di una tecnologia come la domotica nell’ambito sociale? Quali le criticità nei processi che portano le persone ad acquisire questo tipo di impianti? Questi alcuni interrogativi per meglio comprendere le possibilità di queste tecnologie.

In questa direzione opera la nuova Norma CEI 64-21 "Ambienti residenziali. Impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità”, pubblicata nel mese di luglio 2021 (sostituendo completamente la Specifica Tecnica CEI 64-21:2016-12) fornisce prescrizioni da applicarsi agli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale, all’interno dei condomini, di unità abitative mono o plurifamiliari affinché siano adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità. Le prescrizioni della norma non si applicano solo ai nuovi impianti ma anche ai rifacimenti o alle modifiche di impianti esistenti e agli impianti nelle unità abitative in edifici pregevoli per arte e storia, soggetti al “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Le prescrizioni sostituiscono, integrano o modificano quelle riportate nel Capitolo 37 della Norma CEI 64-8.

Tabella A | Dotazioni minime Norma CEI 64-21


Il progetto dell’adattamento della casa per l'autonomia della persona

L’autonomia della persona è un concetto trasversale e non legato soltanto alla disabilità, incrocia tutti gli ambiti di vita dell’individuo e per questo oggi ci piace parlare di progetto di autonomia come di qualcosa che investa globalmente il suo stile di vita nel quale la tecnologia gioca un ruolo molto importante, purché venga utilizzata con le giuste scelte e nel giusto contesto (come il lavoro, la scuola ecc.).

L’efficacia delle soluzioni tecnologiche è vincolata alla corretta interpretazione delle esigenze e alla possibilità di calare le soluzioni all’interno di un coerente progetto di autonomia e di vita della persona.

Ad esempio, concentrandoci sul tema dell’adattamento dell’ambiente, è evidente come anche la semplice automazione di una porta non vada pensata solo in relazione alle possibilità di mobilità della persona, ma anche all’interfaccia con cui utilizzare il sistema di controllo del varco, che deve essere adeguata alle capacità della persona, al tipo di disabilità ecc.

La situazione attuale

L' uso della tecnologia per superare le barriere è prassi consolidata e l’insieme di queste tecnologie, definiti ausili tecnologici consentono un’interazione in autonomia con l’ambiente circostante.
Si tratta di dispositivi singoli, come telecomandi ad accesso facilitato, telefoni adattati, prese comandate le quali in unione con i moderni sistemi impiantistici presenti sul mercato si potrebbero realizzare abitazioni utilizzabili autonomamente, anche da persone con disabilità elevate o semplicemente anziani.

Le potenzialità della domotica per persone disabili e anziane

Per ottenere un’ adeguata autonomia a domicilio è necessario installare dispositivi all’interno dell’abitazione e renderli in grado di funzionare in modo efficace e coordinato. 

Per questo è necessario utilizzare sistemi domotici integrati che consentano un uso globale dell’abitazione attraverso interfacce adeguate e la flessibilità consentita da queste soluzioni rende inoltre possibile l’adeguamento dell’impianto alle necessità di persone le cui esigenze possono variare nel tempo.
Una caratteristica fondamentale di questi sistemi è la possibilità di gestire molti dispositivi contemporaneamente con un unico comando, per configurare l’abitazione in una determinata condizione. Nell’ambito della domotica questi comandi multipli vengono definiti “scenari” e costituiscono funzionalità importanti perché permettono di porre l’abitazione, nell’ambito della quotidianità, in “stati” precisi in base alle attività che vi si stanno svolgendo.

Le principali soluzioni tecnologie domotiche impiegabili nell’ambito della disabilità

Quali possono essere le soluzioni domotiche per l’adattamento o del domicilio o del posto di lavoro: Attuatori e Motorizzazioni


Gli attuatori (ad es. bracci motorizzati per cancelli, motori per porte o persiane, valvole per il gas o acqua ecc…) le cui applicazioni più utilizzate riguardano in genere funzioni che possono rappresentare un ostacolo insormontabile per le persone con problematiche motorie.

Le Interfacce ed i sensori, per quanto siano spesso trascurate, costituiscono l’aspetto più importante dell’intero settore domotico. Infatti un’interfaccia adeguata, semplice e potente è la vera chiave di volta del successo di un impianto domotico.

Queste interfacce (ad es. interruttori, prese, videocitofoni, ecc...) negli ultimi anni questi prodotti si sono moltiplicati ed evoluti tenendo conto anche delle esigenze dell’ergonomia ed infatti oggi molti dispositivi possono essere usati efficacemente anche da persone con disabilità, purché siano scelti e posizionati con cura in base alle esigenze specifiche.

Dispositivi elettronici trasferiti da altri campi applicativi come le “chiavi a transponder” piccoli e leggerissimi dispositivi che, se tenuti addosso o sulla carrozzina, permettono all’abitazione dotata di appositi sensori di riconoscere il passaggio di quella specifica persona in una zona dell’edificio e agire di conseguenza, per esempio aprendo porte o accendendo luci.

Dispositivi realizzati appositamente per persone disabili, costituiti da sistemi di controllo ambientale integrati, ad esempio, all’interno di carrozzine, permettendo di comandare i dispositivi nell’ambiente circostante con lo stesso dispositivo utilizzato per guidare la carrozzina (joystick o sistemi alternativi di guida) perché sono in grado di dialogare con i sistemi domotici presenti nell’abitazione.

Sicurezza, sistemi di controllo intelligenti

Una delle possibilità più importanti della domotica consiste nel permettere all’abitazione di effettuare alcune funzioni in base ad eventi che si possono verificare al suo interno.

Le applicazioni più significative di questo tipo sono quelle legate alla sicurezza della persona che, ad esempio, consentono alla casa di reagire in modo automatico a eventi potenzialmente pericolosi come fughe di gas, allagamenti, principi di incendio ecc… interrompendo l’erogazione di gas ed acqua, azionare un impianto antincendio se previsto ed essere in grado di avvisare sia chi si trova all’interno dell’abitazione sia a distanza.

Soluzioni di questo tipo sono evidentemente in grado di gestire situazioni di emergenza anche in caso di uno stato temporaneo di mancanza di coscienza della persona.